Hai conosciuto cos'è Arduino e sei curioso di sapere di pù su com'è fatto?
Non ti ricordi la piedinatura della scheda?
Allora sei nel posto giusto, andiamo a vedere cos'è Arduino.
La scheda ARDUINO UNO Rev. 3 |
Guardando l'immagine qui a fianco notiamo subito la presenza di vari componenti montati sulla scheda, tra cui il più importante è il circuito integrato.
Questo cirtcuito integrato è un microcontrollore (ATMEL ATMEGA 328-P), che gestisce tutte le operazione che fa Arduino.
Nella scheda originale questo microcontrollore è di tipo a foro passante, vale a dire che si può estrarre dalla scheda e montare altrove. In alcune schede compatibili, come quella in mio possesso, lo si può trovare di tipo SMD (o a montaggio superficiale), cioè saldato sulla scheda.
Oltre a questo circuito integrato la scheda include molti altri componenti, che vedremo in seguito.
ATMEGA 328 SMD |
Indipendentemente da quale di questi due microcontrollori monti la nostra scheda, il suo funzionamento non cambia.
Andiamo ora a vedere più nel dettaglio cosa troviamo sul nostro Arduino.
La nostra scheda comprende molti pin che suddivideremo in risorse di alimentazione, risorse di comunicazione e risorse di I/O (input/output). Nella foto che segue troverete indicati in blu le risorse di alimentazione, in verde le risorse di comunicazione, in rosso le risorse di I/O e in giallo i pin non collegati.
Nelle RISORSE DI ALIMENTAZIONE troviamo:
- la porta USB, che, se collegata ad un computer fornisce ad Arduino 5 V di alimentazione;
- il jack da 2,1 mm di alimentazione esterna (7 - 12 V consigliati, tollerati fino a 20 V);
- una serie di pin (denominate in figura "Risorse di alimentazione") che comprendo due gruppi di pin: l'alimentazione in entrata e l'alimentazione in uscita.
L'alimentazione in entrata è costituita dai due pin di destra (Vin e GND (massa analogica)). A questi piedini può essere connessa una batteria esterna con lo stesso range di tensioni del jack di alimentazione.
L'alimentazione in uscita, che funziona quando l'Arduino è alimentato, è costituita dagli altri tre pin (5V, 3V3 e GND), che ci permettono di prelevare le tensioni di 5 V e 3.3 V tra il rispettivo pin e la massa (analogica).
- un pin GND, posto vicino agli I/O digitali, che rappresenta la massa (digitale);
- il pulsante RESET che, se premuto, riavvia la scheda;
- il pin RESET che funziona come il pulsante di RESET ma deve essere collegato esternamente.
Nelle RISORSE DI COMUNICAZIONE troviamo:
- una porta ICSP (In Circuit Serial Program) collegata alla porta USB;
- un'altra porta ICSP collegata al microcontrollore;
- la stessa porta USB, che permette di interfacciare Arduino ad un PC;
- due pin per la comunicazione seriale con il potocollo I2C (o IIC), che sono il pin SDA (Serial Data) ed il pin SCL (Serial Clock);
- altri due pin non indicati in foto (il pin 0 e il pin 1) destinati alla comunicazione seriale.
In seguito vedremo meglio il funzionamento di queste porte.
Nelle RISORSE DI INPUT/OUTPUT troviamo:
- 14 pin di I/O digitale (dal pin 0 al pin 13), di cui 5 di tipo PWM (Pulse-Width Modulation), che permettono di regolare la larghezza dell'impulso (capiremo meglio come funziona il PWM in seguito);
- 6 pin di I/O analogico (dal pin A0 ad A5);
- un pin di Analog Reference, che permette di impostare la tensione degli input analogici;
- un pin di I/O Refernce;
- il microcontrollore ATMEGA 328, anche se non è propriamente una risorsa di I/O.
In ultimo troviamo un pin non collegato (segnato in giallo nella foto sopra).
Per programmare la scheda è necessario proseguire installando i relativi driver.
Se invece hai tutto pronto e vuoi iniziare a programmare clicca qui.
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